Lo so che di solito parlo di piattaforme gratuite e Cospaces.io non lo è. Ma visto che ha ANCHE una versione gratuita (molto limitata, bisogna dire) ne parlo comunque volentieri.

Sto per finire oggi un corso per docenti (sì sì, DM 66 del PNRR) in cui ho accompagnato un gruppo di temerarie e temerari della formazione alla scoperta di Cospaces. I docenti ormai li chiamo: “ostaggi della scuola!” Praticamente vivono dentro le mura scolastiche dalla mattina presto fino a tarda sera… posso senza problemi definirli EROI dei nostri giorni.

Si è trattato di un percorso molto semplice alla scoperta di uno strumento che viene utilizzato in molte scuole del mondo per la “gamification” delle lezioni. Sono convinto che la scuola e lo studio non debbano essere intrattenimento e che a furia di semplificare per inseguire la semplificazione della società… si stia collaborando al declino delle nostre capacità di apprendimento. L’età scolastica è quella in cui il cervello dei nostri giovani è in grado di accettare sfide importanti: sottrarli a queste sfide li sta rendendo sempre più insicuri. Però integrare la didattica con nuovi strumenti in grado di catturare l’attenzione dei nostri studenti, questo sì, si può fare. Lo trovo un approccio proficuo. E a volte è più facile di quello che possa sembrare.

Così con questo gruppo di veterani della formazione ci siamo incontrati per un po’ di pomeriggi e abbiamo scoperto come creare mondi tridimensionali, come popolarli di oggetti e personaggi, come animare i personaggi, come muoverli (stile videogioco) e chiuderemo in bellezza con la creazione di quiz e l’inserimento dei punti.

Se vorranno condividere i loro divertissement, li linkerò qui sotto. Se non vorranno, fidatevi: ne ho viste delle belle tra antico Egitto, parrucche, Stanley Kubrick e ragazzine in Vespa.

Per chiudere i lavori dobbiamo fare un piccolo ragionamento sulle variabili e sui punti, quindi ci serve un suono. Lo incollo qui sotto (sì: questa è EDITORIA DI SERVIZIO). Non so se lo lascerò anche dopo la fine del corso… ma per ora è qui (potete scaricarlo cliccando sui tre pallini e scegliendo SCARICA – è il tipico DING del microonde):